videointervista a Daniela Brighi

dal min 1 13”: Bioarchitettura in due parole:

Il bello della Bioarchitettura è la soddisfazione di essere autouffciente per la propria casa e che quindi se sto traendo vantaggio, sto facendo del bene anche per gli altri. Fa parte di quelle buone pratiche che hanno risvolti positivi per tutti.
Nel momento in cui costruisco la mia casa con materiali naturali e di facile smaltimento, vuole dire che le discariche saranno meno piene. Sia oggi per il ciclo di produzione, che un domani per lo smaltimento.
Se il mio edificio produce energia o comunque è autosufficiente, non sarà necessario costruire centrali nucleari o altri tipi di centrali a energie fossili.
Se consumo meno acqua non avremo tutti i problemi in estate legati al forte emungimento idrico.
La comunità sicuramente beneficia di tutti gli interventi di Bioachitettura, sia perchè sono concepiti con un’etica diversa, sia per l’uso consapevole dei materiali e il ricorso alle energie rinnovabili.

 

 

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